Prodotto e pack
Dal chicco al bar, tutto il caffè minuto per minuto: il prodotto e il confezionamento
Per poter assaporare un ottimo caffè è necessario partire dalle basi, o, meglio, dal suo involucro: ecco alcune regole su come trattare correttamente il prodotto prima dell’utilizzo, e assicurarsi un gusto perfetto.
Poche cose sono sgradevoli come bere un caffè non all’altezza delle proprie aspettative. Spesso si pensa ciò dipenda dalla macinatura, dall’estrazione o dalle attrezzature, il che in parte è vero, ma non tiene conto di un aspetto fondamentale: per assicurarsi un ottimo caffè è imprescindibile fare un passo indietro, e imparare a trattare in modo corretto quello che gli sta letteralmente intorno, ossia la confezione.
L’ultima fase del processo produttivo del caffè torrefatto è il confezionamento, che ne preserva le caratteristiche aromatiche e organolettiche e ne facilita il trasporto. Per conservare il caffè torrefatto in grani, noi di Italcaffè utilizziamo il metodo di confezionamento in atmosfera protettiva (Atm). Ogni confezione è inoltre dotata di una valvola “salva-aroma” unidirezionale che consente il naturale processo di degassificazione e fuoriuscita di gas preservando gli aromi del caffè ed evitando l’ingresso di aria e conseguentemente di ossigeno.
La confezione, prima di essere sigillata, viene riempita con un’iniezione di azoto alimentare, una sostanza gassosa inodore e insapore che permette di conservare il caffè più a lungo, garantendo una freschezza aromatica maggiore. La valvola apposta sul packaging evita che entri ossigeno, ma fa sì che i gas prodotti dal caffè possano continuare a liberarsi.
Il confezionamento in ATM è cruciale dato che, quando il chicco viene sottoposto a tostatura, aumenta di volume e diventa più poroso e più igroscopico, cioè più penetrabile dall’aria e dall’umidità rispetto al chicco verde. Inoltre, il caffè è ricco di grassi che si concentrano sulla sua superficie proprio grazie alla tostatura stessa: il grasso a contatto con l’aria irrancidisce e si ossida, e tale processo viene accelerato dalla presenza di umidità e calore.
Garantendo ai nostri clienti confezioni completamente ermetiche che imprigionano gli aromi del chicco appena tostato e li mantengono intatti nel percorso dalla torrefazione al bar, quindi, riusciamo a non guastare l’equilibrio organolettico del caffè e a tenerlo al riparo dai quattro agenti che potenzialmente potrebbero danneggiarlo: aria, umidità, luce e calore.
Alla luce di queste considerazioni, l’ideale è macinare il caffè al momento, o almeno in funzione della quantità di consumo del momento: meno tempo intercorre tra la macinatura e la preparazione, più aroma resta in tazzina. A tal proposito è fondamentale tenere bene a mente la cosiddetta “regola del due”: metà dell’aroma del caffè in grani si disperde nell’aria in due giorni; metà dell’aroma del caffè macinato in due ore; metà dell’aroma di una tazzina di caffè in due minuti.
Una volta aperta la confezione, il caffè in grani va conservato nel classico “luogo fresco e asciutto”, privo dunque di sbalzi di temperatura, lontano da odori molesti e da umidità, e consumato in breve tempo.